Luci ed ombre della Microsoft Data Center Migration (DCM)

La migrazione verso il cloud è sempre più al centro delle strategie delle aziende di ogni settore, ed è una tendenza che sta coinvolgendo anche i Service Provider (SP). In particolare, Microsoft ha sviluppato il Data Center Migration program (DCM), un programma che offre agli SP la possibilità di supportare i propri clienti nella migrazione dei loro carichi di lavoro dal data center locale al cloud di Microsoft.

Ma quali sono i vantaggi per gli SP di aderire al DCM di Microsoft?

In primo luogo, questo programma permette loro di offrire un servizio di migrazione di alta qualità ai propri clienti. Microsoft mette a disposizione degli SP una serie di strumenti, risorse e best practice per la migrazione, consentendo loro di guidare i clienti attraverso il processo in modo efficiente ed efficace.

In secondo luogo, l’adesione al DCM consente agli SP di avere accesso a una vasta gamma di tecnologie e servizi cloud di Microsoft, come Azure, Office 365 e Dynamics 365. Questo significa che gli SP possono offrire ai propri clienti una vasta gamma di servizi cloud altamente performanti e scalabili, migliorando così la loro offerta di servizi.

Inoltre, la migrazione al cloud di Microsoft offre agli SP una maggiore flessibilità e agilità, grazie alla possibilità di scalare le risorse in modo dinamico in base alle esigenze dei clienti. Ciò si traduce in una maggiore capacità di rispondere alle esigenze dei clienti e di offrire loro un servizio di alta qualità.

Un’altra grande preoccupazione dei SP è la sicurezza dei dati, in particolare con il sempre crescente rischio di cyber-attacchi e ransomware. Microsoft ha investito enormi risorse nella sicurezza della sua infrastruttura cloud, offrendo ai propri clienti una protezione avanzata contro minacce e attacchi esterni. Ciò significa che gli SP che aderiscono al DCM di Microsoft possono offrire ai propri clienti una soluzione cloud altamente sicura, proteggendo i loro dati e garantendo la continuità del business.

L’adesione al DCM di Microsoft offre agli SP una serie di vantaggi, tra cui la possibilità di offrire un servizio di migrazione di alta qualità ai propri clienti, l’accesso a una vasta gamma di tecnologie e servizi cloud, maggiore flessibilità e agilità, e una maggiore sicurezza dei dati. Tutto ciò può migliorare la loro offerta di servizi e aiutare gli SP a mantenere un vantaggio competitivo nel mercato dei servizi cloud.

Microsoft offre dei benefit per la migrazione sulla piattaforma Azure a livello di licenze ottimizzando l’ambiente ibrido potendo portare le licenze dei propri clienti (Windows Server, Sql Server, ecc) su ambiente Azure. L’argomento è molto ampio ed interessante, se siete interessati è possibile approfondire alla pagina degli Azure Hybrid Benefit a questo link: https://azure.microsoft.com/en-us/pricing/hybrid-benefit/#overview

Ci possono essere alcune ragionevoli obiezioni che sollevano i SP riguardo l’adesine alla DCM di Microsoft e nella migrazione dei propri clienti verso il Data Center di Microsoft. I timori principali espressi riguardano la possibile di perdita di controllo sul proprio parco clienti, ridurre la propria indipendenza e la protezione degli investimenti del proprio Data Center. Nel prossimo post vedremo nel dettaglio insieme quali sono i timori dei Service Provider e quali solo le opportunità da cogliere dietro a questi timori.