Luci ed ombre della Microsoft Data Center Migration (DCM)- Dipendenza da Microsoft

Proseguendo il tema del precedente articolo “Luci ed Ombre della Microsoft DataCenter Migration (DCM)” vediamo quali sono i timori principali dei Service Provider quando si trovano ad affrontare il tema della Data Center Migration dei workload dei loro clienti verso il Public Cloud.

In questo articolo riportiamo una delle obiezioni, paure e dubbi legittimi che abbiamo raccolto dai nostri partner Service Provider e con i quali abbiamo cercato di analizzare per capire insieme la fondatezza di questi timori e se invece non nascondano delle nuove opportunità di business.

Dipendenza da Microsoft

“Migrando i miei clienti nel data center di Microsoft, diventerei dipendente da Microsoft per la fornitura dei servizi cloud. Ciò potrebbe comportare una maggiore dipendenza da un unico fornitore, il che potrebbe essere complicato se ci sono problemi di servizio o altri questioni.”

È vero che i Service Provider che migrano i propri clienti verso il data center di Microsoft diventano dipendenti da Microsoft per la fornitura dei servizi cloud. Questo accade per la migrazione verso qualunque Cloud Pubblico. Si possono utilizzare alcune strategie, come l’utilizzo di Vmware come elemento agnostico e multi cloud, ma è innegabile che migrando verso un cloud pubblico si crei una certa dipendenza. Tuttavia, bisogna considerare le opportunità che il mondo Microsoft offre e questa dipendenza non significa necessariamente un rischio per le attività del SP, ma dipende da come viene gestita.

In primo luogo, Microsoft offre una vasta gamma di servizi cloud altamente integrabili con altri servizi cloud, offrendo ai Service Provider una maggiore flessibilità nella scelta delle soluzioni per i loro clienti. Ciò significa che i Service Provider possono personalizzare le soluzioni per i propri clienti in base alle loro esigenze specifiche, senza dover dipendere completamente da Microsoft.

In secondo luogo, Microsoft offre una vasta gamma di strumenti di supporto e assistenza tecnica per aiutare i Service Provider a gestire i loro clienti. Ciò significa che i Service Provider possono ricevere assistenza e supporto tecnico da Microsoft per risolvere qualsiasi problema che potrebbe sorgere durante la gestione dei propri clienti.

Microsoft ha un’ampia base di utenti e una presenza globale. Ciò significa che i Service Provider che offrono servizi basati su Azure hanno la possibilità di accedere a un vasto mercato di utenti in tutto il mondo, aumentando così le opportunità di business.

Microsoft offre una solida garanzia di sicurezza per i dati dei clienti. Microsoft Azure adotta rigorosi protocolli di sicurezza per proteggere i dati dei clienti, come il controllo degli accessi basato sui ruoli, l’autenticazione a più fattori e la crittografia dei dati. Ciò significa che i Service Provider possono garantire ai propri clienti che i loro dati sono al sicuro e protetti.

La dipendenza da Microsoft non deve essere vista come un rischio per la propria attività, ma piuttosto come un’opportunità per offrire ai propri clienti servizi cloud altamente personalizzati e sicuri. Tuttavia, è importante che i Service Provider gestiscano la loro dipendenza in modo strategico, mantenendo al contempo una buona relazione con Microsoft e continuando a cercare opportunità di business al di fuori dell’ecosistema di Microsoft.

Luci ed ombre della Microsoft Data Center Migration (DCM)

La migrazione verso il cloud è sempre più al centro delle strategie delle aziende di ogni settore, ed è una tendenza che sta coinvolgendo anche i Service Provider (SP). In particolare, Microsoft ha sviluppato il Data Center Migration program (DCM), un programma che offre agli SP la possibilità di supportare i propri clienti nella migrazione dei loro carichi di lavoro dal data center locale al cloud di Microsoft.

Ma quali sono i vantaggi per gli SP di aderire al DCM di Microsoft?

In primo luogo, questo programma permette loro di offrire un servizio di migrazione di alta qualità ai propri clienti. Microsoft mette a disposizione degli SP una serie di strumenti, risorse e best practice per la migrazione, consentendo loro di guidare i clienti attraverso il processo in modo efficiente ed efficace.

In secondo luogo, l’adesione al DCM consente agli SP di avere accesso a una vasta gamma di tecnologie e servizi cloud di Microsoft, come Azure, Office 365 e Dynamics 365. Questo significa che gli SP possono offrire ai propri clienti una vasta gamma di servizi cloud altamente performanti e scalabili, migliorando così la loro offerta di servizi.

Inoltre, la migrazione al cloud di Microsoft offre agli SP una maggiore flessibilità e agilità, grazie alla possibilità di scalare le risorse in modo dinamico in base alle esigenze dei clienti. Ciò si traduce in una maggiore capacità di rispondere alle esigenze dei clienti e di offrire loro un servizio di alta qualità.

Un’altra grande preoccupazione dei SP è la sicurezza dei dati, in particolare con il sempre crescente rischio di cyber-attacchi e ransomware. Microsoft ha investito enormi risorse nella sicurezza della sua infrastruttura cloud, offrendo ai propri clienti una protezione avanzata contro minacce e attacchi esterni. Ciò significa che gli SP che aderiscono al DCM di Microsoft possono offrire ai propri clienti una soluzione cloud altamente sicura, proteggendo i loro dati e garantendo la continuità del business.

L’adesione al DCM di Microsoft offre agli SP una serie di vantaggi, tra cui la possibilità di offrire un servizio di migrazione di alta qualità ai propri clienti, l’accesso a una vasta gamma di tecnologie e servizi cloud, maggiore flessibilità e agilità, e una maggiore sicurezza dei dati. Tutto ciò può migliorare la loro offerta di servizi e aiutare gli SP a mantenere un vantaggio competitivo nel mercato dei servizi cloud.

Microsoft offre dei benefit per la migrazione sulla piattaforma Azure a livello di licenze ottimizzando l’ambiente ibrido potendo portare le licenze dei propri clienti (Windows Server, Sql Server, ecc) su ambiente Azure. L’argomento è molto ampio ed interessante, se siete interessati è possibile approfondire alla pagina degli Azure Hybrid Benefit a questo link: https://azure.microsoft.com/en-us/pricing/hybrid-benefit/#overview

Ci possono essere alcune ragionevoli obiezioni che sollevano i SP riguardo l’adesine alla DCM di Microsoft e nella migrazione dei propri clienti verso il Data Center di Microsoft. I timori principali espressi riguardano la possibile di perdita di controllo sul proprio parco clienti, ridurre la propria indipendenza e la protezione degli investimenti del proprio Data Center. Nel prossimo post vedremo nel dettaglio insieme quali sono i timori dei Service Provider e quali solo le opportunità da cogliere dietro a questi timori.